domenica 26 agosto 2012

La percezione visiva neonatale

Per quanto riguarda la percezione visiva, pur possedendo un apparato visivo relativamente immaturo, riesce a cogliere le differenze di luminosità, si mostra sensibile ai contrasti di chiarezza (distingue strisce chiare da strisce scure), è attratto da colori vivaci e riesce a distinguere dorme differenti, poste ad una distanza di 15/20 centimetri dagli occhi. I neonati sono attratti da stimoli in movimento, da forme concentriche, e soprattutto dal volto umano. Inizialmente preferiscono osservare i contorni dei visi (attaccatura dei capelli e il mento); in seguito, verso i due mesi circa, cominciano a guardare anche le parti interne come occhi, bocca, naso.

Con il passare del tempo, la sua vista diventa ottimale a sei mesi circa. 
Già dai giorni mesi di vita, il neonato utilizza il riflesso pupillare per regolare la quantità di luce da far entrare nell'occhio ed è capace di orientare il proprio sguardo verso la fonte luminosa.




Fonti tratte da: "Psicologia dello sviluppo: infanzia, adolescenza, età adulta, età senile" di Renzo Vianello



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